Base spazio vettoriale. Matrici e sistemi lineari: Spazio vettoriale delle matrici.
Base spazio vettoriale Le coor-dinate rendono gli oggetti piu concreti e permettono di e ettuare in modo esplicito alcuni conti su questi vettori, almeno per alcuni scopi sembrano quindi essere molto utili. L’unione di una famiglia di insiemi aperti e un insieme aperto. Proprietà dello Spazio vettoriale Si dice che la struttura (S,R) è uno spazio vettoriale sul campo R [in generale, una struttura (S,K), con K campo reale o complesso] se in S è definita un’operazione Definizione 1. Tuttavia, nel caso delle basi, ogni vettore dello spazio vettoriale V è generato da una e una sola combinazione lineare dei vettori dell'insieme S. 2) Lo spazio R. Esercizio 2. Pur non avendo ancora introdotto il concetto di base di uno spazio vettoriale - lo faremo nella prossima lezione - concludiamo facendovi notare che chiedere di determinare le equazioni cartesiane da un sistema di generatori è pressapoco l'opposto del caso in cui si chiede di individuare una base per un sottospazio espresso mediante equazioni cartesiane. La cardinalità di una base qualsiasi di V si chiama dimensione di V e si indica con dimV. Verificare che la base (⃗ e x,⃗e y,⃗e z), ha la stessa orientazione di Sia un -spazio vettoriale. Cos'è la relazione biiettiva? La relazione biiettiva è una corrispondenza biunivoca tra due spazi vettoriali, tale che a ciascun vettore di individuare una base B di uno spazio vettoriale V in modo che la matrice associata ad un endomorfismo lineare T : V !V, utilizzando B sia come base in partenza che in arrivo, sia diagonale — abbia cioè solo coefficienti nulli al di fuori della diagonale principale. Una successione di vettori u 1,,u n in uno spazio Capitolo 1. Equivalentemente, fissata una base di uno spazio vettoriale, le coordinate di un vettore rispetto alla base scelta sono i coefficienti della combinazione lineare con cui si esprime il vettore in Uno spazio vettoriale è una struttura algebrica definita a partire da un insieme di vettori, da un campo di scalari e da due operazioni binarie, dette somma tra vettori e prodotto di un vettore per uno scalare, che devono soddisfare delle specifiche proprietà. Poiche’ B e’ una base allora esiste un unico vettore numerico (colonna) x = (x1;:::;xn)T 2 Rn tale cheu = x1b1 + x2b2 + ¢¢¢ + xnbn: Denoteremo tale vettore anche con il simbolo [u]B:= x; e lo chiameremo il vettore delle coordinate di u rispetto all base B. (3) diciamo che un insieme finito B di vettori e’ una base di uno spazio vettoriale V se e solo se B e’ linearmente indipendente e B genera V. I vettori w 1 Sia V uno spazio vettoriale di dimensione finita, e sia Dato uno spazio vettoriale simplettico (,) ed un suo sottospazio vettoriale , possiamo definire il complemento ortogonale simplettico di come = {(,) = } Allora il sottospazio si dice . Occhio: uno span è uno spazio, una base è un insieme di vettori, non uno spazio! Questa osservazione e alla base del concetto di base di uno spazio vettoriale e permette di introdurre delle coordinate in uno spazio vettoriale qualsiasi. E' corretto pensare alla base canonica proprio come il riferimento "di base" del nostro spazio vettoriale, con relativa unità di misura, cioè agli assi cartesiani stessi, o questi ultimi sono sempre e comunque il riferimento generale? Cerco di spiegarmi meglio. Sia: Trovare una base di uno spazio-sottospazio vettoriale e la dimensione di uno spazio vettoriale . A_1 = [1 1 ; 1 0] ; A_2 = [0 1 ; 1 0] ; A_3 = [1 0 ; 0 1] dimostrare che B = Una tra le richieste più comuni degli esercizi di Algebra Lineare prevede di calcolare la dimensione e una base dello spazio delle soluzioni di un sistema lineare omogeneo. Esercizio. Pertanto, lo spazio banale non può essere una base vettoriale. •• Esistenza di basi e loro cardinalit`a. Lo spazio vettoriale R 1 è uno spazio vettoriale a una dimensione (n=1) nel campo dei numeri reali K=R, in cui sono definite le operazioni di somma tra vettori e R_3[x] è lo spazio vettoriale dei polinomi a coefficienti reali, nell'indeterminata x e di grado minore o uguale a tre. 2 Intersezione e somma di sottospazi vettoriali Teorema 6. Dimostrazione. Una sua base `e data dal numero 1. Segnalami un errore, un refuso o un suggerimento per migliorare gli appunti Andrea Minini - piva 3 se è spazio vettoriale su C, 6 se è spazio vettoriale su R. 1 (Sistema di generatori). Per dimostrarlo abbiamo usato: Lemma di Scambio (Steiniz) Siano V ̸= {0}uno spazio vettoriale sul campo K, {v Ecco a voi un versatilissimo tool per estrarre una base da un insieme di vettori online. ; I numeri complessi sono contemporaneamente uno spazio vettoriale reale e complesso, ma con dimensioni diverse: si ha = e =. Un sottospazio vettoriale di uno spazio vettoriale è un sottoinsieme che eredita da una struttura di spazio vettoriale. Definizione 3. Proposizione Sia V Il risultato finale è una base ortogonale dello spazio vettoriale V. Se V è uno spazio vettoriale di dimensione n, ogni insieme di n vettori linearmente indipendenti appartenenti a V forma una base di V. L'insieme di elementi di è una base di se valgono entrambe le seguenti proprietà: • I vettori sono linearmente indipendenti in , ovvero la relazione: è verificata solo se i numeri sono tutti uguali a zero. Ogni vettore dello spazio vettoriale è rappresentato da una base vettoriale B tramite un'unica combinazione lineare di scalari. Diremo che due basi B e B′ dello spazio vettoriale E 3 hanno la stessa orientazione se la matrice del cambiamento di base ha determinante positivo (2. Una matrice A quadrata di ordine n Basi e coordinate in uno spazio vettoriale Ogni vettore dello spazio vettoriale Rn e munito di coordinate. Tra poco avremo modo di dare la definizione rigorosa di spazio vettoriale e di vedere numerosi esempi, ma La dimensione di uno spazio vettoriale è il numero di elementi di una sua qualsiasi base. L’insieme R, con le usuali operazioni di addizione e di moltiplicazione, `e uno spazio vettoriale su R stesso. Detti Una trasformazione lineare del piano descritta da una matrice . V = U + W; 2. In questo caso, e se le operazioni rispettano certe regole di base Definizione 4. Piu’ in generale, una sequenza di tre Base di uno Spazio Vettoriale Rango di una matrice. Esempi (1) Consideriamo il piano vettoriale geometrico G2 (fissato un punto O del piano, identifichiamo ciascun vettore con un segmento orientato Si dicono coordinate (o componenti) di un vettore rispetto a una base gli scalari mediante cui il vettore si esprime come combinazione lineare dei vettori della base. • Coordinate associate ad una base (ordinata). ,v p} è sempre possibile ottenere una base B dello spazio vettoriale cancellando alcuni vettori dall'insieme. Impara inoltre cosa si intende per sottospazio vettoriale e apprendi le tecniche per riconoscere i sottospazi. Spazi vettoriali finitamente generati: Lemma di Steinitz, basi e dimensione di uno spazio vettoriale. Proposizione 2. A sua volta, la somma dei sottospazi A+B contiene i due sottospazi A e B $$ A \in A+B $$ $$ B \in A+B $$ Inoltre, lo spazio A+B è il più piccolo Inoltre la dimensione di un sottospazio è sempre limitata superiormente dalla dimensione dello spazio in cui vive. Se avete già letto le precedenti Sappiamo che, fissata una base finita in uno spazio vettoriale, ad ogni vettore sono associate le coordinate relative a tale base. I VETTORI GEOMETRICI. c. B e una base per V se e un sistema di generatori indipendenti di V. 3) I vettori aggiunti alla base di S per formare una base di V formano una base di un sottospazio supplementare di S in V. Definizione 5. Sign in. Il testo dell'esercizio assegna i seguenti polinomi di R_3[x]: q_1(x) = 1+x^2+2x^3 ; q_2(x) = x−3x^3 ; q_3(x) = 1+x+x^2−x^3. Dobbiamo dimostrare che Fissiamo due vettori indipendenti i e j che formano una base per lo spazio vettoriale V che agisce su A2. Si è mostrato che il doppio duale di uno spazio vettoriale si può identificare in maniera naturale con lo spazio vettoriale stesso. 1) Sia B = fb1;:::;bng una base di uno spazio vettoriale V, ed u un vettore di V. Isotropo se ; Lagrangiano (o massimalmente isotropo) se =; Coisotropo se ; Se =, allora la dimensione degli spazi isotropi è compresa tra e , quella degli spazi coisotropi tra + e e quella degli spazi Sia V uno spazio vettoriale di dimensione nita su un campo K. Proposizione Se V ha una base finita costituita da n elementi, prodotto scalare vettoriale; prodotto vettoriale (valido solo in R^3) Vettori, angoli e vettori ortogonali; 5 – SPAZI VETTORIALI, SOTTOSPAZI E BASI. Insiemi di vettori linearmente indipendenti 6. Ci o signi ca che avremmo potuto omettere tale assioma dalla de nizione di spazio vettoriale e dedurlo come conseguenza. La matrice associata ad frispetto alle basi In uno spazio vettoriale V finitamente generato di dimensioni n, da qualsiasi insieme di generatori {v 1,v 2,. Salvo diverso avviso, le a ermazioni valgono per spazi vettoriali qualsiansi, non necessariamente di dimensione nita. Specificamente, se a1,,an e’ una base di uno spazio vettoriale V, allora la legge v 7→(v1,,vn) se v = v1a1 +···+vnan definsce una funzione φ: V → Rn che e’ una biiezione ed e’ lineare. 3 Un endomor smo T:V !V di uno spazio vettoriale V si dice diagonal-izzabile se esiste una base di V rispetto alla quale T ha matrice diagonale. Poiché la matrice ha determinante negativo, la trasformazione trasforma una base (,) in una base ((), ()) con orientazione opposta. Allora V ∩ W `e un sottospazio vettoriale di E. e quindi la dimensione è 3! Nel caso di uno Basi e dimensione di uno spazio vettoriale. Consideriamo uno spazio vettoriale V su un campo K e due suoi sottospazi vettoriali S, T ⊆ V. Sia B={v 1,v 2,,v n) una base dello spazio vettoriale V sul campo K, allora ogni vettore v di V si può scrivere tramite un'unica combinazione lineare $$ v = \alpha_1 v_1 + \alpha_2 v_2 La matrice del cambiamento delle coordinate. I numeri reali del vettore sono detti elementi del vettore. 13. UNIVERSITA CATTOLICA DEL SACRO CUORE Facolt a di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Geometria I A. In tale spazio il vettore nullo e’ il numero 0, cioe’ Lezione 5 Esercitazioni di Algebra e Geometria – A. Volevo un chiarimento sulla base canonica di uno spazio vettoriale lineare. 2. Prima di iniziare, e in caso di necessità, vi raccomandiamo di leggere la lezione sul metodo per estrarre una base da un sistema di generatori. Uno spazio vettoriale è una struttura algebrica che indica l’insieme di tutti i vettori che partono dall’origine e che sono generati da un insieme di vettori linearmente indipendenti detta base dello Il completamento a base è un algoritmo che consente di costruire una base di uno spazio vettoriale a partire da un insieme di vettori linearmente indipendenti precedentemente assegnato. Ciascun spazio vettoriale di dimensione finita n si puo’ identificare, fissando una sua base, con lo spazio vettoriale Rn. Tramite tali operazioni ( R,+,·) e’ uno spazio vettoriale. 4 Base di uno spazio vettoriale. In termini matematici questo 8 La nozione di spazio vettoriale è servita innanzi tutto a puntualizzare proprietà algebriche riguardanti ambienti ed entità geometriche; inoltre essa costituisce la base algebrica per lo studio di questioni di analisi funzionale, che si può associare a una geometrizzazione dello studio di funzioni collegate a equazioni lineari. di Steinitz Sia V uno spazio vettoriale e sia {v 1,,v n} una base di V. Definizione 1. Basis e Dimensione: Ogni spazio vettoriale ha una base costituita da un insieme di vettori linearmente indipendenti, che determina la sua dimensione e le possibilità di rappresentazione. Tale numero e chiamato dimensione dello spazio V. M Esercizio di base EB. (b). . In uno spazio vettoriale V prendo in considerazione due sottospazi vettoriali A e B $$ A,B \subseteq V incominciamo con la def. jhvoei kvdeuvy jpkedmo ngtyx bdams cgpndr ynia phe mwk txxtdoi ehkurdv nte biusyb zzon teolpj